Influenza aviaria
L'influenza aviaria è una malattia contagiosa che normalmente interessa i volatili/pollame (avifauna). Il virus dell'influenza aviaria può infettare altri animali e sporadicamente l’uomo. La principale via di contagio per l’uomo è quella diretta con avifauna infetta (durante la macellazione, lo spiumamento, la manipolazione della carne cruda, attività di smaltimento di carcasse), attraverso l’inalazione di virus aerosolizzato o il contatto con superfici e oggetti contaminati (es. dalle feci dei volatili).
Tra le categorie professionali a rischio vi sono: veterinari, cacciatori, addetti al trasporto dell’avifauna e addetti allo smaltimento delle carcasse, allevatori, eccetera… In merito all’esposizione ad animali infetti, costituiscono un fattore di rischio anche:
- il contatto con animali diversi dal pollame o dagli uccelli selvatici (es. gatti, bovini o maiali) con infezione confermata;
- risiedere in o aver visitato una zona, abitazione o azienda agricola in cui attualmente si sospetti, o sia stata confermata, la presenza del virus dell’influenza A(H5N1) e il contatto ravvicinato (distanza di un metro o inferiore) con pollame domestico o uccelli selvatici malati o morti nell’area colpita.
Prevenzione:
Il modo migliore per prevenire l'influenza aviaria è evitare l’esposizione e la manipolazione di animali feriti o carcasse di animali morti, in particolare avifauna. In presenza di avifauna, è opportuno:
- utilizzare dispositivi di protezione come guanti, mascherina e protezione per gli occhi (da smaltire adeguatamente dopo l’uso);
- evitare di toccarsi la bocca, il naso o gli occhi dopo il contatto con uccelli o superfici che potrebbero essere contaminate da saliva, muco o feci di uccelli selvatici o domestici;
- lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone;
- cambiare i vestiti prima del contatto con pollame domestico e dopo aver maneggiato uccelli selvatici;
- disinfettare accuratamente stivali, superfici e strumenti che siano venuti a contatto con volatili selvatici abbattuti o deceduti;
- ridurre al minimo il contatto con gli animali nelle aree notoriamente interessate dai virus influenzali zoonotici, comprese le fattorie e gli ambienti in cui gli animali vivi possono essere venduti o macellati, ed evitare il contatto con qualsiasi superficie che sembri contaminata da deiezioni di pollame o altri animali;
- segnalare/chiedere la rimozione di eventuali animali morti, contattando i servizi veterinari delle aziende sanitarie di riferimento.
Si rammenta che la vaccinazione contro l'influenza stagionale è utile per limitare la circolazione di questo virus e la sua interazione con quello dell’aviaria in particolare il vaccino antinfluenzale stagionale è raccomandato per: allevatori, macellatori, veterinari, addetti al trasporto di animali, ecc... Parallelamente alla raccomandazione di effettuare la vaccinazione antinfluenzale stagionale, dal 20 novembre 2025, è disponibile specificamente il vaccino antinfluenzale zoonotico H5N8 per le categorie professionali target:
- personale veterinario in servizio presso allevamenti (sia in libera professione che pubblici, inclusi medici e tecnici della prevenzione);
- allevatori;
- addetti alla gestione e mobilitazione delle carcasse;
- tutti gli operatori della filiera avicola che entrano in contatto con animali a rischio (inclusi, a titolo di esempio, gli addetti al trasporto);
- guardie forestali.
Il vaccino antinfluenzale zoonotico H5N8 è vaccino inattivato adiuvato, contenente l'adiuvante MF59C.1. Il vaccino viene somministrato per via intramuscolare a partire dai 18 anni. Il ciclo vaccinale prevede due dosi da effettuarsi a distanza di tre settimane l'una dall'altra.
Al fine di prevenire l’infezione è necessario adottare le seguenti precauzioni di sicurezza alimentare:
- separare la carne cruda e le frattaglie dagli alimenti cotti o pronti per il consumo;
- cucinare accuratamente gli alimenti;
- maneggiare e conservare la carne in modo appropriato;
- bambini, anziani, donne in gravidanza e post-partum o persone con sistema immunitario compromesso non dovrebbero frequentare allevamenti avicoli nelle aree in cui sia stata segnalata la presenza di virus dell’influenza aviaria di recente, né raccogliere uova né assistere alla macellazione o alla preparazione del cibo.
Infine, oltre alle indicazioni già fornite per la popolazione generale si raccomanda ai cacciatori di adottare le seguenti misure:
- Indossare guanti protettivi durante la manipolazione degli animali abbattuti;
- Destinare abbigliamento e attrezzature esclusivamente alle attività venatorie, evitando il loro impiego in altri contesti;
- Disinfettare accuratamente stivali, superfici e strumenti che siano venuti a contatto con volatili selvatici abbattuti o deceduti (ad esempio anatidi), compresi il fondo dei natanti, contenitori per selvaggina, tavoli e altre attrezzature, utilizzando soluzioni disinfettanti a base di Ipoclorito di Sodio;
- Smaltire correttamente le parti di volatili selvatici non utilizzate, incluse penne e piume, evitando qualsiasi contatto con animali domestici (ad esempio cani, gatti, pollame o suini) o selvatici;
- In caso di comparsa di sintomi respiratori, contattare immediatamente il proprio medico curante.
Approfondimenti:
- Ministero della Salute
- CDC
- Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
- Istituto Superiore di Sanità
- ATS Bergamo - Brochure Aviaria
Conservazione: Il vaccino deve essere conservato in frigorifero (2°C – 8°C).
Responsabile della pubblicazione: Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria
Ultimo aggiornamento: 20/11/2025