12 marzo: Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari
Tipologia: Comunicato stampa
Bergamo, 11 marzo 2022 – Domani, sabato 12 marzo, è la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”, finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza e favorire lo sviluppo di cultura che condanni ogni forma di violenza nei confronti dei lavoratori della sanità, che si celebra lo stesso giorno della Giornata europea promossa dal Consiglio degli ordini dei medici europei.
“I fenomeni di aggressività negli ambienti sanitari rappresentano manifestazioni di conflittualità emergenti e decisamente sottostimati. Con un forte impatto sulla sicurezza del luogo di lavoro e sulla sicurezza delle cure, gli episodi di aggressione contro gli operatori sanitari costituiscono veri e propri eventi sentinella”, esordisce il direttore sanitario di ATS Bergamo Miche Sofia.
“Da una rilevazione interna del fenomeno nell’Agenzia di Tutela della Salute, che ha preso in considerazione gli episodi di aggressione che si sono verificati nell’ultimo triennio, è emerso che i dipendenti che si occupano di vigilanza e controllo nel Servizio di Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro e nel Servizio di Igiene degli Alimenti del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria sono a maggior rischio aggressioni, così come i dipendenti del Dipartimento Veterinario”, aggiunge il dottor Sofia. I medici delle sedi periferiche di continuità assistenziale (ex guardia medica), che lavorano in regime di personale convenzionato con ATS, sono esposti ad un rischio aggressione altrettanto elevato.
Nella maggior parte dei casi segnalati dagli operatori si tratta di aggressioni verbali e minacce. La tipologia di utenza, l’organizzazione del lavoro, la formazione, l’informazione e la sensibilizzazione degli operatori e dei cittadini, così come le dotazioni tecnologiche ed i requisiti strutturali, sono fattori con un importante impatto sulla frequenza degli episodi aggressivi. Le conseguenze delle aggressioni sono sia dirette sulle persone coinvolte (operatori sanitari e utenti dei servizi) che indirette, sull’organizzazione e l’erogazione dei servizi stessi (sofferenza personale degli operatori e stress lavoro correlato, vandalismi verso le strutture, danni di immagine delle aziende, ecc.). Pertanto, il fenomeno delle aggressioni necessita di essere tempestivamente affrontato non solo in quanto un problema di sicurezza degli operatori, ma anche in termini di sicurezza delle cure e di gestione del rischio clinico, in un’ottica integrata del rischio nelle strutture sanitarie.
“Sulla scorta dei dati rilevati, ATS Bergamo ha avviato percorsi di formazione interna, sensibilizzando gli operatori alla segnalazione degli episodi di aggressione su un apposito modulo, al fine di migliorare la conoscenza del fenomeno, delle sue cause e delle sue conseguenze e diffondendo conoscenze sulla comunicazione e la prevenzione del conflitto, al fine di rafforzare la capacità degli operatori di prevenire e gestire il fenomeno. Queste attività sono state integrate, laddove necessario, con interventi strutturali e organizzativi”, conclude il direttore sanitario.
ATS Bergamo intende proseguire su questa linea con ulteriori interventi di miglioramento, grazie ad un apposito progetto che sarà inserito nel Piano Annuale di Risk Management 2022. Il percorso di Prevenzione e Gestione delle Aggressioni agli Operatori della Sanità (progetto PEGASO-S) aggiunge ulteriori attività, tra cui: la revisione delle procedure interne per la gestione degli episodi alla luce della riorganizzazione dei dipartimenti di prevenzione e dell’attività dei medici di continuità assistenziale, compreso l’aggiornamento del documento di valutazione dei rischi; l’aumento del livello di informazione e sensibilizzazione degli operatori e dell’utenza, attraverso la predisposizione di un vademecum sulle aggressioni; il proseguimento e ampliamento della formazione; il potenziamento dell’attività di ascolto e di follow-up delle persone coinvolte in episodi di aggressione; ricerca sullo stress lavoro-correlato; ulteriori interventi di natura strutturale e organizzativa emersi in seguito a revisione dei processi nei dipartimenti più a rischio e a cascata nell’intera agenzia.
Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa ATS Bergamo
Ultimo aggiornamento: 04/03/2025