CONOSCERE E PREVENIRE LE CIMICI DEI LETTI

Tipologia: Comunicato stampa

Le cimici dei letti si sono diffuse in tutto il mondo grazie al turismo e al commercio tra i Continenti. Molto comune fino alla Seconda guerra mondiale, la Cimex lectularius ebbe un forte decremento nell’immediato dopoguerra, scomparendo e ripresentandosi negli ultimi decenni.

 

A Bergamo il primo caso della “nuova presenza” di infestazione si è registrato nel 2004. Da allora, i casi sono tendenzialmente sporadici.

 

Il ciclo di sviluppo della Cimex lectularius si svolge sempre in prossimità dei siti frequentati dall'ospite a sangue caldo. La femmina depone le uova nelle anfrattuosità/asperità offerte dagli ambienti domestici e dall'arredamento, in particolare incollandole alle fibre tessili di imbottiture, cuciture dei materassi/poltrone, ecc.. . La schiusa delle uova dipende dalla temperatura: è inibita a valori superiori ai 37°C o inferiori ai 13°C.

 

L'infestazione degli ambienti avviene per eventi del tutto accidentali, con il trasporto passivo del parassita tramite la biancheria (lenzuola, cuscini, federe), i bagagli (dopo pernottamenti in un ambiente infestato).

 

Le cimici dei letti cercano l'ospite attirate dagli stimoli termo-chimici (temperatura e CO2) non odoriferi, esclusivamente nelle ore notturne con picchi prima dell'alba, pungendo più volte alla ricerca di un capillare, mentre nelle ore di luce rimane nascosta, aggregandosi in punti comuni.

 

Le problematiche legate all'uomo derivano dall'ematofagia e dalla capacità di infestare i locali: in particolare le abitazioni (ad esempio camere da letto e salotti), i mezzi di trasporto (treni, traghetti ed autobus), le strutture ricettive in genere.

 

La puntura delle cimici è causa di fenomeni infiammatori e/o allergici, conseguenti dall’inoculazione dell'anticoagulante/anestetico contenuto nella saliva dell’insetto, associati alla formazione di un edema ed un eritema localizzato e, naturalmente, pruriginoso.

Le infezioni batteriche nella zona edematosa non dipendono dalle cimici, che NON sono vettori di agenti patogeni: semplicemente derivano dalle frizioni meccaniche che il soggetto mette in atto per eliminare il prurito.

 

ATS Bergamo, tramite il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, effettua attività di informazione rivolta alle Istituzioni e ai cittadini, attraverso indicazioni tecniche finalizzate alla prevenzione e indicazione sulla tipologia di trattamento delle abitazioni infestate (ATS non effettua interventi di disinfestazione). 

 

In caso di necessità di determinare entomologicamente la problematica, ATS Bergamo svolge l’attività in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali di Bergamo.

 

Ultimo aggiornamento: 04/03/2025