Modello di Organizzazione e Gestione della Sicurezza (MOGS)


“L’esperienza ha registrato una limitata applicazione della responsabilità amministrativa degli enti ex D.lgs. 231/01 nella materia dei reati colposi”.Partendo da questa considerazione  la Procura della Repubblica di Bergamo  ha fornito  nuove direttive a questa ATS, ritenendo che la verifica della adozione da parte delle aziende di un MOGS sia una evidenza da acquisire  di routine nel corso delle indagini condotte a seguito di infortunio mortale, grave o gravissimo. L’indicazione della Procura della Repubblica continua affermando che “ATS pertanto richiederà al datore di lavoro del dipendente infortunato (e anche alle altre aziende eventualmente coinvolte nell’infortunio) se è stato adottato un DOG ex Legge 231/01 (documento organizzativo), un MOGS «modello organizzativo e di gestione per la sicurezza» ex art 30 DL 81/08 o altro modello e acquisirà i relativi documenti attestanti  l’attuazione del modello”.

In conseguenza di ciò l’acquisizione della documentazione avverrà nella fase iniziale delle indagini al fine di valutare se sussistono o meno i presupposti per contestare all’ente la responsabilità ex D.lgs 231/01 e l’azienda sarà invitata a produrre tutto quanto è funzionale alla prova dell’adozione di un modello.

Precisiamo che gli enti non sono obbligati dalla legge ad adottare modelli organizzativi di prevenzione dei reati, ma se operano efficacemente in tal senso  possono essere esonerati dalla responsabilità che il reato commesso sia avvenuto nel loro interesse o vantaggio. L’adozione di un modello di organizzazione e di gestione (art. 6, Dlgs. n.231/2001), idoneo a prevenire il reato di specie ed efficacemente attuato prima della commissione del fatto, permette infatti all’ente di provare, in sede penale, che l’organo dirigente ha messo in atto tutte le misure necessarie ad impedire la commissione dei reati del tipo di quello accaduto. 

Quanto sopra-descritto, è stato reso pubblico dal Procuratore della Repubblica presso la Procura di Bergamo, dott. Walter Mapelli e dal sostituto Procuratore presso la Procura di Bergamo, dott.ssa Laura Cocucci,  nell’ambito del Convegno tenuto a Bergamo il 26/09/2018 dal titolo: “La responsabilità amministrativa degli Enti”, promosso da Confindustria di Bergamo e da AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati), di cui si allegano gli atti. 

Questa ATS, ritenendo che l’adozione di un MOGS rappresenti un obiettivo che tutti i portatori di interesse di sicurezza e salute sul lavoro dovrebbero condividere e perseguire, al fine di agevolare le imprese che intendono aderire ad un modello di organizzazione e gestione della sicurezza quale garanzia per la loto tutela, fornisce di seguito la Flow Chart per la verifica del MOGS condivisa con la Procura di Bergamo e, quale strumento di autovalutazione per le imprese,  allega la relativa check-list che rappresenta una elaborazione dello strumento ad hoc predisposto dal Servizio PSAL della USSL 4 Alto Vicentino e che viene utilizzata quale strumento di verifica dell’adozione ed efficace attuazione del MOGS dagli operatori della ATS. 

Viene fornito inoltre il D.M. 13/02/2014 “Procedure semplificate per l’adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese di cui all'art. 30, comma 5-bis, del Testo unico sulla Sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008 e smi)” che fornisce utili indicazioni alle imprese di piccole dimensioni per implementare nelle proprie aziende un modello gestionale efficace  idoneo a prevenire le conseguenze dei reati colposi.   

Si allega, a completezza dei riferimenti citati, anche il D.Lgs 231/01.

Responsabile della pubblicazione: Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria

Ultimo aggiornamento: 04/03/2025