PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: SEMINARIO SUI MANCATI INFORTUNI
Tipologia: Comunicato stampa
Bergamo, 4 marzo 2024
L’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, in sinergia con le Istituzioni e le Parti Sociali, nell’ambito di un “protocollo d’intesa” siglato dalle Associazioni, Enti ed Istituzioni appartenenti all’Organo Territoriale per il coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro (ex art. 7 del D. Lgs 81/2008), ha dato avvio al Piano Mirato di Prevenzione “Organizzazione Aziendale e analisi mancati infortuni”, che coinvolge trasversalmente Aziende afferenti a diversi settori produttivi, con target prioritario per le Aziende manifatturiere e del settore edile.
Il Piano si sviluppa in tre fasi successive:
1. assistenza (condivisione degli strumenti e formazione);
2. vigilanza (autovalutazione e controllo dei fattori di rischio);
3. valutazione di efficacia (verifica d’efficacia degli interventi attuati).
Il seminario sul tema, tenutosi il pomeriggio del 29 febbraio presso la Sede di ATS Bergamo, si è posto l’obiettivo di integrare la fase di assistenza e di supporto alle Aziende, al fine di facilitare l’applicazione dei principi di Prevenzione, per abbattere il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali, favorendo l’introduzione in azienda di pratiche gestionali proattive, quali le procedure di segnalazione ed analisi dei mancati infortuni (near miss).
Per Near Miss si intende qualsiasi evento, correlato al lavoro, che avrebbe potuto causare un infortunio o un incidente o danno alla salute (malattia) o morte ma, solo per puro caso o grazie all’intervento di funzioni di sicurezza, non lo ha prodotto.
L’evento è stato introdotto da Nicoletta Castelli, Direttore Sanitario di ATS Bergamo.
Dal suo osservatorio privilegiato, viste la competenza e l’esperienza nel Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, il Direttore Castelli ha ricordato che la Prevenzione non si attua solo con l’attività di controllo. Infatti, lo strumento dei Piani Mirati di Prevenzione (PMP), che la stessa ha visto nascere, è una strada importante da percorrere, verso la promozione della cultura della Prevenzione e la visione che l’attività dell’Ente controllore può svolgersi anche attraverso:
- la Formazione, a tutti i livelli;
- l’utilizzo delle evidenze per mappare le situazioni critiche da sottoporre a vigilanza, concentrandosi di seguito sulle strutture che presentano carenze.
Per questo motivo, la programmazione dell’attività di ATS non può prescindere dalla valutazione del rischio.
Sono intervenuti:
- Antonella Regonesi - ATS Bergamo, SC Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (PSAL);
- Diego de Merich - INAIL, Dipartimento Medicina, Epidemiologia, Igiene del lavoro e ambientale;
- Maria Grazia Gnoni – Università del Salento, Dipartimento Ingegneria dell’Innovazione;
- Sara Veneziani - Confimi Industria Bergamo -Area Ambiente e Sicurezza-.
Con la moderazione della dr.ssa Giuseppina Zottola, Direttore della SC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (PSAL) di ATS Bergamo, l’intervento della dott.ssa Regonesi ha avuto come punto centrale la descrizione dei punti salienti del Piano Mirato di Prevenzione (PMP), che si configura come un modello territoriale partecipativo di assistenza e supporto alle imprese nella prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro. Il Piano è basato su un percorso di confronto, condivisione e integrazione con le Istituzioni, le Parti Sociali e le Associazioni di categoria, per l’applicazione di soluzioni finalizzate a tutelare la salute e la sicurezza del lavoratore.
Il Piano Mirato descritto nasce dall’analisi del contesto ed in particolare dai risultati delle indagini di Polizia Giudiziaria condotte nel periodo 2017-2022 per infortuni gravi e mortali dalla SC PSAL di ATS Bergamo, che hanno evidenziato tra le prime cause di infortunio, una insufficiente/inadeguata valutazione dei rischi e gestione dell’organizzazione del lavoro.
Da qui l’avvio, da parte di ATS Bergamo, del PMP sopra citato e della specifica area di intervento sui near miss.
Gli strumenti attuativi, a supporto delle imprese sono stati presentati alle aziende attraverso due webinar organizzati in collaborazione con Confindustria Bergamo (20/06/2023) e con l’Organismo Paritetico Territoriale dell’Artigianato (OPTA) e Confimi Industria di Bergamo (23/06/2023) e consistono in:
- un Manuale dedicato e gli allegati specifici;
- una scheda di autovalutazione “organizzazione aziendale e analisi mancati infortuni”, per poter condurre l’analisi assieme alle figure interne della Prevenzione.
Il Piano Mirato di Prevenzione ha preso avvio coinvolgendo un primo campione di aziende afferenti a diversi settori produttivi che hanno visto una maggiore incidenza di infortuni e proseguirà sino al 2025 con il coinvolgimento di ulteriori aziende.
Intervento del dr. Diego de Merich, sulla segnalazione e analisi dei near miss. INAIL ha il ruolo di proporre ai Sevizi le soluzioni nei meccanismi e nelle metodologie che possono portare gli operatori a supportare le Aziende.
Intersettorialità, Formazione, Comunicazione ed equità sono dei punti di forza del Programma Nazionale di Prevenzione 2020-2025.
Il Piano Mirato di Prevenzione integra vigilanza e assistenza, creando un intelligente equilibrio tra queste due componenti.
Per impostare i corretti interventi di supporto in tema di Sicurezza sul lavoro occorre perseguire:
- l’analisi del contesto, principalmente ai dati di sorveglianza e a quelli socio-economici;
- l’istituzione di efficaci reti collaborative, con integrazione di competenza tra Istituzioni e parti Sociali;
- il trasferimento alle imprese di strumenti e metodi efficaci.
È in fase di predisposizione una newsletter per condividere informazioni, dati e approfondimenti tematici inerenti il sistema di sorveglianza nazionale.
Sul tema del giorno, gli studi mostrano che esiste una relazione tra infortuni, near miss e non conformità: i near miss sono incidenti avvenuti nei luoghi di lavoro che non causano lesione o malattia ma con un potenziale per farlo, quindi, passare dalla sorveglianza degli infortuni a un sistema di monitoraggio dei near miss vuol dire approcciare tutta la “filiera” verso la proattività, ovvero una modalità dinamica per perseguire la diminuzione degli infortuni, anche mortali, attraverso azioni la cui origine è l’analisi dei mancati infortuni.
La Prof.ssa Maria Grazia Gnoni, partendo dagli elementi che caratterizzano i near miss:
- traggono origine da cause simili a quelle degli incidenti;
- segnalano la presenza di criticità (evento “sentinella”);
- ma SOPRATTUTTO sono più numerosi degli incidenti/infortuni,
ha evidenziato che il monitoraggio degli eventi non-infortunio consente a qualsiasi organizzazione di diventare più resiliente nella gestione della Sicurezza.
La piattaforma e il modello di INAIL “CONDIVIDO” consentono di raccogliere dati e di analizzarli, permettendo agli operatori di condividere informazioni legate agli eventi raccolti, in maniera anonima ma in ottica di OPENDATA.
La fase di follow-up delle azioni di miglioramento intraprese a seguito dell’analisi dei near miss, riveste particolare importanza, poiché consente di individuare e descrivere le azioni di prevenzione immediate e da pianificare.
La dott.ssa Sara Veneziani sottolinea come l’esperienza già condotta nei bienni 2018-2020 e 2021-2023 con la sottoscrizione dei precedenti Protocolli d’intesa, ha consentito di istituire e consolidare un network coinvolgendo enti, istituzioni e stakeholders con il vantaggio di ampliare la platea delle aziende che la sola attività di vigilanza e controllo non riuscirebbe a raggiungere.
La definizione e attuazione di specifici progetti all’interno dell’Organo Territoriale per il Coordinamento delle attività di Prevenzione e Vigilanza in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro ex art. 7 del Decreto Legislativo 81/2008, ha consentito di stabilire proficui rapporti di collaborazione tra portatori di interesse e di attivare azioni di prevenzione volte a produrre e diffondere buone pratiche.
Ha fatto il punto sullo stato di attuazione dei sistemi di near miss nelle aziende, partendo dall’esperienza bergamasca, iniziata nell’ambito del “Protocollo d’Intesa” promosso da ATS Bergamo e sottoscritto dalle parti sociali sotto l’egida della Prefettura, per la diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Attraverso questa intesa, si sono stabiliti proficui rapporti di collaborazione tra portatori di interesse e sono state di attivate azioni di prevenzione volte a produrre e diffondere buone pratiche.
In particolare, nell’ambito del “Progetto AUDIT sull’organizzazione della Sicurezza del lavoro e rilevazione dei near miss”, condotto da un apposito gruppo di lavoro, sono state coinvolte 60 imprese nelle quali, i funzionari delle associazioni datoriali hanno condotto specifici Audit , sollecitando la segnalazione dei near miss (mancati infortuni).
L’analisi dei dati ricevuti dalle aziende bergamasche partecipanti ha dimostrato una corrispondenza tra la tipologia dei mancati infortuni e gli infortuni realmente accaduti. Per tale motivo, partendo dall’analisi dei near miss, le aziende possono mettere in atto azioni di prevenzione volte ad evitare il ripetersi della situazione di rischio.
Il 4 dicembre 2020 INAIL e Confimi Industria hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa triennale nel quale sono stati definiti gli ambiti e le modalità di realizzazione delle attività finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e alla diffusione della cultura della sicurezza che le parti intendono realizzare congiuntamente, quali, in particolare, quelle di seguito elencate:
- iniziative informative e formative, per imprese e lavoratori, anche stranieri
- promozione di percorsi seminariali per accrescere la consapevolezza delle imprese in merito alla gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
- sviluppo di sinergie rispondenti alle esigenze del territorio anche mediante lo scambio periodico di dati ed informazioni inerenti l’andamento infortunistico e delle malattie professionali.
Confimi ha esteso a livello nazionale il progetto sperimentale bergamasco coinvolgendo un campione di aziende afferente a diversi settori produttivi proponendo alle aziende associate, un modello di rilevazione semplice per la segnalazione dei near miss. L’analisi dei modelli ricevuti ha evidenziato una maggiore ricorrenza di:
- mancato uso dei DPI o utilizzo non idoneo;
- incidenti legati all’uso dei mezzi meccanici di sollevamento;
- l’esecuzione scorretta di procedure o istruzioni aziendali, nonché l’uso improprio di attrezzature di lavoro o attrezzature ritenute obsolete.
Il dibattito a conclusione dei lavori ha fatto ancora una volta emergere quanto i Piani Mirati di Prevenzione possano incidere sia sulla cultura della Prevenzione, favorendo la condivisione di buone pratiche a favore della Sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ultimo aggiornamento: 04/03/2025