IL PROGETTO CAREGIVER BERGAMO PREMIATO COME MIGLIOR PROGETTO EUROPEO AGLI EUROPEAN SOCIAL SERVICES AWARDS 2024

Tipologia: Comunicato stampa

Bergamo, 5 novembre 2024 –

 

Ieri sera, durante l’evento finale tenutosi a Lisbona (Portogallo), il Progetto Caregiver Bergamo, unico progetto italiano selezionato tra i finalisti nella categoria Workforce Support agli European Social Services Awards (ESSA) 2024, si è aggiudicato il premio quale miglior Progetto europeo.

 

Promosso dall’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) Bergamo, con il supporto di Regione Lombardia e sviluppato in partnership con ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest, il Collegio dei Sindaci, i 14 Ambiti Territoriali Sociali, Fondazione della Comunità Bergamasca, Fondazione Faces, il Centro Servizi Volontariato e numerosi enti del Terzo Settore, il progetto ha sviluppato una rete unica e integrata di supporto per rispondere ai bisogni dei caregiver e delle loro famiglie.

 

Il premio ESSA, organizzato dalla European Social Network (ESN), celebra ogni anno l’innovazione e l’eccellenza nei servizi sociali e sociosanitari in tutta Europa.

Quest'anno, il tema "Promoting Inclusive Communities" ha premiato iniziative capaci di promuovere inclusività e supporto per le persone vulnerabili. Il Progetto Caregiver Bergamo è stato selezionato per il suo contributo fondamentale nel creare una comunità di supporto per chi si dedica alla cura di persone fragili e vulnerabili.

 

Nella categoria Workforce Support, il Progetto Caregiver Bergamo ha gareggiato insieme a iniziative da vari Paesi europei, ognuna con obiettivi specifici per potenziare e sostenere gli operatori formali e informali. Tra questi, il NTRIS Employment Support Scheme in Irlanda si concentra sulla riduzione della disoccupazione tra le comunità Rom e Travellers, mentre il progetto danese De-escalation and Conflict Management forma operatori giovanili nella gestione dei conflitti. In Irlanda del Nord, il progetto Social Care Workforce Reform sviluppa percorsi di carriera per operatori sociali, e il Portogallo contribuisce con il programma Training for Formal and Informal Long-Term Caregivers, che migliora la qualità dell’assistenza agli anziani. In Slovenia, il Faculty of Social Work dell'Università di Lubiana ha sviluppato un’iniziativa innovativa di supporto alle famiglie, mentre Malta ha introdotto HeatSafe, un programma di preparazione sociosanitaria per fronteggiare le emergenze.

 

Durante la fase di votazione pubblica, che ha pesato per il 20% sull’esito finale - l’altro 80% è stato a insindacabile giudizio della Giuria internazionale di ESSA-, il progetto ha ricevuto un ampio sostegno dai cittadini, soprattutto a livello provinciale e regionale, per la sua volontà ed il suo contributo di occuparsi del benessere dei caregiver familiari.

 

Massimo Giupponi - Direttore Generale Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo:

“Questo risultato rappresenta un significativo riconoscimento del lavoro costante e appassionato svolto da tutti i partner del Progetto Caregiver, volto a migliorare il benessere dei caregiver familiari. È un forte incentivo a continuare su questa strada, rafforzando le nostre reti e promuovendo un welfare di comunità a livello locale e regionale. In questo contesto, il Progetto Caregiver si distingue come un esempio paradigmatico di come si possa costruire un welfare integrato, rispondente alle sfide attuali. La nostra intenzione è quella di favorire un dialogo tra i sistemi di cura formali e informali, al fine di migliorare la salute pubblica e la qualità dell’assistenza, sostenendo allo stesso tempo l’economia sociale attraverso partnership pubblico-privato. È fondamentale che le istituzioni, il sistema salute, il settore no profit, i professionisti e i cittadini collaborino in modo sinergico per ricalibrare l’agenda delle politiche sociosanitarie, tenendo in considerazione non solo i bisogni, ma anche i desideri e le aspirazioni delle persone. Insieme, pur nelle difficoltà e nelle fatiche dell’oggi, possiamo contribuire per costruire dalla casa nella propria residenza il primo luogo di cura delle fragilità. I voti raccolti dal Progetto sono qui a dimostrarlo e per questo ringrazio i cittadini bergamaschi e lombardi che l’hanno apprezzato e sostenuto. Un grazie particolare a Regione Lombardia che ha sostenuto economicamente in modo importante il Progetto.”

 

 

Barbara Caimi - Direttore Sociosanitario Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo:

“I prossimi passi del Progetto Caregiver ci vedranno ancora più impegnati, in un’ottica di rete, insieme ai diversi attori che ci hanno accompagnato nella creazione e messa a sistema dell’attuale Progetto. Rafforzeremo con le ASST e gli Ambiti Sociali le equipe professionali dell’infermiere di famiglia e comunità e dell’assistente sociale nelle Case di Comunità nell’ottica programmatoria attraverso lo sviluppo dei Piani di Sviluppo del Polo Territoriale e dei Piani di Zona 2025-2027. Lavoreremo affinché il Progetto diventi un Servizio ordinario a favore del territorio. Agiremo in collaborazione con CSV, Fondazioni e tutti gli attori coinvolti implementando il portale web Caregiver Bergamo e aumentando le misure di sollievo dirette ai caregiver. Tutto ciò è reso possibile anche grazie ad un progetto sperimentale con l’Università di Bergamo che avrà il compito di stratificare i bisogni e le aspettative degli oltre 1000 caregiver che hanno partecipato a questo importante percorso di valorizzazione delle figure familiari che si prendono cura, in casa, dei propri cari.”

 

 

Nella foto, da sinistra: i referenti di ATS Bergamo del Progetto Caregiver Bergamo, Michele Foresti e Mariagrazia Capello

 

Ultimo aggiornamento: 04/03/2025