PROGETTO “SOSTENERE I CAREVIVER FAMILIARI. AVER CURA DI CHI SI PRENDE CURA”: ATS E IL TERRITORIO AVVIANO IL “LABORATORIO CAREGIVER BERGAMO”
Tipologia: Comunicato stampa
Bergamo, 26 aprile 2023 – Oggi, alla presenza degli Assessori regionali alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini e Casa e Housing sociale Paolo Franco, è stato siglato l’Accordo di collaborazione tra ATS Bergamo, Collegio dei Sindaci, ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Est e ASST Bergamo Ovest, Conferenze dei Sindaci e Assemblee dei Sindaci dei Piani di Zona, Ambiti Territoriali Sociali, CSV, Sindacati, Patronati, Università, Fondazioni, Ufficio Scolastico Territoriale, Ordini professionali, Cooperazione Sociale ed Enti del Terzo Settore, volto a supportare, sostenere e formare i caregiver di persone fragili e vulnerabili.
In collegamento, il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli la quale, nell’evidenziare la valenza dell’iniziativa di ATS Bergamo, ha ricordato l’importanza della figura del caregiver a livello sociale. Spesso colui che si prende cura del soggetto fragile è un convivente, verso cui è necessario rivolgere particolare attenzione e supporto.
L’obiettivo è quello di acquisire una maggior conoscenza a livello territoriale del fenomeno, rendendo il caregiver familiare alleato e parte integrante del sistema dei servizi attraverso azioni di sostegno e supporto.
I presupposti partono dall’indagine domiciliare avviata da ATS Bergamo “Verso un’Anagrafe per la Fragilità, da cui sono emersi dei bisogni trasversali a ogni Ambito Territoriale.
Il caregiver familiare è colui che si prende cura – al di fuori di un contesto professionale e generalmente a titolo gratuito – di una persona cara, bisognosa di assistenza a lungo termine in quanto affetta da una malattia cronica, da disabilità o da qualsiasi altra condizione di non autosufficienza.
Gli attori coinvolti hanno già avviato un servizio finalizzato a sostenere queste persone che svolgono un ruolo di importanza per il nostro welfare, dal nome “Network Integrati Territoriali per la Fragilità”.
Le ASST bergamasche metteranno a disposizione gli Infermieri di Famiglia e di Comunità e gli Ambiti Territoriali Sociali gli Assistenti Sociali, per rafforzare le azioni territoriali quali punti di forza del supporto ai caregiver.
Parallelamente, nel biennio 2023-2024 , verrà sviluppato il progetto “Sostenere i caregiver familiari. Aver cura di chi si prende cura” per il quale Regione Lombardia ha autorizzato ATS Bergamo all'utilizzo di risorse pari a quasi un milione di euro e che permetterà la creazione di una piattaforma web dedicata ai caregiver familiari (la prima in Regione Lombardia), oltre che l'attivazione di diverse sperimentazioni territoriali per cercare di comprendere e conoscere meglio il complesso e variegato fenomeno del caregiving, cercando di sostenerlo e supportarlo al meglio.
È previsto lo sviluppo di 5 azioni:
A livello provinciale↓
- digitalizzazione e informazione: creazione di un sito internet provinciale rivolto ai caregiver;
- formazione e accompagnamento: percorsi formativi e attivazione di gruppi di auto mutuo aiuto.
Sperimentali, ↓ a livello territoriale
- supporto e sollievo: percorsi di counselling e attivazione di pacchetti di sollievo per i caregiver;
- Budget di Salute: sperimentazione di una modalità che ricomponga e orienti le offerte;
- giovani caregiver: ricerca e mappatura del fenomeno, organizzazione d’incontri di sensibilizzazione e formazione con il coinvolgimento delle scuole.
Inoltre, nel sito internet di ATS Bergamo, in via sperimentale sarà aperta una scheda di autopresentazione per entrare in contatto con i servizi dedicati ai caregiver del territorio. (www.ats-bg.it/caregiver)
Per implementare le azioni, ATS Bergamo pubblicherà un Avviso pubblico di manifestazione di interesse per l’individuazione di fondazioni operanti in ambito sociale e sociosanitario, quali partner per la realizzazione delle azioni previste nel progetto.
Regione Lombardia, con l’approvazione della L.R. 23 del 30 novembre 2022, riconosce la figura del caregiver familiare e definisce le modalità per favorire il riconoscimento e l’integrazione della sua attività nell’ambito del sistema regionale dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari. Il legislatore:
- al fine di sviluppare una rete integrata di servizi sociali, sociosanitari e sanitari, favorisce e sostiene politiche e azioni integrate per la realizzazione di welfare di comunità, valorizzando l'apporto di singoli cittadini e del Terzo settore;
- promuove, nell'ambito delle politiche di welfare, la solidarietà familiare e l'attività di cura non professionale e gratuita prestata nei confronti di coloro che necessitano di assistenza a lungo termine a causa di malattia, infermità o disabilità gravi; ne riconosce il valore sociale ed economico, nonché i rilevanti vantaggi che ne trae la collettività e ne promuove la tutela ai fini della conciliazione con le esigenze personali di vita sociale e lavorativa.
La Legge evidenzia inoltre che:
- Collaborano e concorrono all’attuazione degli interventi, oltre a Regione Lombardia, le ATS, le ASST, i Comuni e gli Ambiti Territoriali, gli Enti del Terzo Settore e le Istituzioni scolastiche;
- Il caregiver familiare è riconosciuto quale soggetto volontario il quale, integrandosi con i servizi sociali, sociosanitari e sanitari, contribuisce al benessere psico-fisico della persona assistita.
Nella provincia di Bergamo si stimano più di 100.000 caregiver e, nei prossimi anni, ATS Bergamo strutturerà una governance territoriale, sia istituzionale sia informale, per cercare di studiare e monitorare il fenomeno e per rispondere ai molteplici bisogni di chi si prende cura delle persone.
IL LABORATORIO CAREGIVER BERGAMO
è il primo passo di questo delicato processo.
Il Laboratorio Caregiver Bergamo ha le seguenti finalità:
- promuovere la cooperazione e la collaborazione tra i diversi attori e stakeholder, favorendo una rete integrata tra tutti i soggetti pubblici, privati e del terzo settore;
- monitorare i processi operativi attivati a livello territoriale e provinciale dalle diverse iniziative a supporto dei caregiver;
- sensibilizzare la comunità sul ruolo, i bisogni, i diritti dei caregiver;
- sviluppare e ampliare la conoscenza del fenomeno del caregiving.
I prossimi step saranno i seguenti:
- La creazione di una newsletter al fine di facilitare e promuovere la diffusione degli interventi e delle iniziative dedicate ai caregiver a livello provinciale.
- Due mezze giornate di Workshop a cura di Territori Generativi (Fondazione IFEL e Università Cattolica) per essere introdotti ad una metodologia per la trasformazione del welfare territoriale e la creazione di Territori Capacitanti Contributivi.
- La pubblicazione di un Avviso pubblico di manifestazione di interesse per l’individuazione di Fondazioni quali partner per la realizzazione delle azioni previste nel progetto.
- Offrire la possibilità ai cittadini di auto presentarsi in quanto caregiver per entrare in contatto con i servizi dedicati ai caregiver del proprio territorio, attraverso la compilazione di un form online sul sito di ATS Bergamo (https://www.ats-bg.it/caregiver ).
Elena Lucchini, Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Regione Lombardia:
“Quella dei Caregiver è una figura che Regione Lombardia considera cruciale, e che ora deve trovare sempre maggior tutela e consapevolezza: una preziosa risorsa, alla quale abbiamo voluto garantire tutto il supporto possibile. Il protocollo sottoscritto oggi a Bergamo va proprio in questa direzione e ci auguriamo possa essere una buona pratica di riferimento per l’intera realtà lombarda. Ringrazio le Amministrazioni Locali, le Associazioni di Volontariato, gli Enti del Terzo settore, i Patronati, le Fondazioni che a diverso titolo portano avanti una straordinaria attività di welfare territoriali.
Ci attende una sfida complessa, che insieme dobbiamo affrontare per far crescere la nostra comunità sempre più inclusiva e attenta ai bisogni
Paolo Franco, Assessore alla Casa e Housing sociale Regione Lombardia:
"Il nostro principio guida è l'assistenza domiciliare. Dobbiamo inserire come priorità l'accessibilità di ogni casa. Regione Lombardia, in questo settore, intende investire nel modello di senior housing: appartamenti con servizi in comune, dalla palestra alla lavanderia, all'assistenza sociosanitaria commisurata alle condizioni del fragile. Tutto ciò avviene attraverso partnership tra pubblico e privato, per costituire una soluzione pragmatica che vada realmente a cambiare la vita delle persone. Il passo successivo è il co-housing, che deve aprire anche la strada alla coabitazione intergenerazionale, specie con i giovani in condizioni svantaggiate. Tutto questo potrebbe tradursi quindi in una rete di case-famiglia, che vedremo presto in forma strutturale anche nella nostra Regione. L’obiettivo di questi Progetti è promuovere una cultura del caregiving diffusa che, se sviluppata a livello condominiale, territoriale e comunitario, rende i luoghi visibili e vivibili, quindi anche più sicuri. Questo sarà il nostro modo per rispondere ai cambiamenti demografici in atto.”
Marcella Messina, Presidente del Collegio dei Sindaci ATS Bergamo:
- che quest’azione congiunta abbia avuto grande significato e questo viene manifestato anche dalla presenza nella giornata odierna di tanti e diversi stakeholder del nostro territorio, che dimostra l’interesse ad un’azione di sistema che attraverso la condivisione di conoscenze ed energie abbia l’obiettivo di sviluppare servizi più adeguati ed efficienti, promuovendo le migliori traiettorie per la trasformazione del nostro welfare locale, lavorando per un modello d’integrazione territoriale predittivo e preventivo.
Per questo motivo oggi il Collegio è tra gli enti promotori dell’Accordo di Collaborazione per la costituzione del Laboratorio Caregiver che ha come prima finalità proprio quella di promuovere la cooperazione e la collaborazione tra i diversi attori e stakeholder.
Massimo Giupponi, Direttore Generale ATS Bergamo:
“Con la firma di questo importante accordo, assieme al territorio mettiamo in campo delle iniziative e delle attività specifiche per sostenere coloro che sostengono, nell’ottica dell’integrazione dei servizi per i cittadini. Grazie al supporto di Regione Lombardia e alla collaborazione di ASST, Sindaci, Ambiti Territoriali Sociali e tutti gli attori coinvolti nel Progetto, saremo in grado sia di rispondere a delle specifiche esigenze di cura, sia di intercettare il bisogno sin dal suo sorgere. L’obiettivo di fare rete si concretizza, e ancora una volta Bergamo e la sua operosità si pongono quale frontiera nell’attuazione della programmazione definita dal legislatore”
Simonetta Cesa, Direttore Sociosanitario ASST Papa Giovanni XXIII:
“L'ASST Papa Giovanni XXIII metterà i suoi Infermieri di Famiglia e di Comunità a disposizione della rete integrata dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari. Il servizio dell'Infermiere di Famiglia, operativo con circa 50 professionisti che operano all'interno delle Case di Comunità e su sette sedi in tutto il territorio di nostra competenza, dall'ambito cittadino e dell'Hinterland fino all'area di Villa d'Almé, della Valle Imagna e della Val Brembana, si è rivelato negli ultimi anni un saldo riferimento per i caregivers familiari di questi territori. Siamo certi che l'azione di queste nostre figure infermieristiche, in rete con tutte le figure del sistema socio sanitario e territoriale, saprà offrire risposte sempre più adeguate a tutti quei familiari che si fanno carico di una persona cara con cronicità e fragilità o che necessitano di assistenza a lungo termine per malattia, infermità o disabilità gravi
Francesco Locati, Direttore Generale ASST Bergamo Est:
“Il Laboratorio Caregiver a Bergamo rappresenta un momento altamente significativo nell'ampio processo di trasformazione dei servizi sanitari, socio-sanitari e assistenziali che caratterizzano la nostra epoca.
Dare voce e soprattutto un supporto tecnico/relazionale a chi si prende cura di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti, di periodo variabile, è il gold standard a cui dobbiamo tendere tutti insieme, ASST, ATS, Enti Locali, Associazioni di Volontariato.
Il nostro impegno come ASST che ha da sempre un forte radicamento territoriale sarà nella direzione di rendere sinergici tutti sforzi che si stanno già compiendo, penso ai Network Integrati per la Fragilità con gli Infermieri di Famiglia o Assistenti Sociali, e anzi nell'implementare i nuclei, si chiamano Core-team, che stanno lavorando sul nostro territorio in maniera integrata con gli Ambiti sia per la presa in carico del caregiver, sia per la progettazione di eventi formativi per più caregiver per 7 core-team, uno per ogni Ambito territoriale, penso al Progetto Verso un'Anagrafe per la Fragilità che consenta di avere una mappatura il più precisa possibile dei bisogni.
Voglio solo aggiungere che proprio uno dei cardini del PNRR è la casa, il luogo di prossimità per eccellenza, che viene considerato il primo luogo di cura, di assistenza e di Telemedicina.”
Andrea Ghedi, Direttore Sociosanitario ASST Bergamo Ovest:
“Regione Lombardia è stata tra le prime in Italia a riconoscere il ruolo fondamentale del Caregiver nell’ambito dell’integrazione tra ospedale e territorio. All’interno di un concetto di sussidiarietà allargata un Caregiver di qualità inserito nelle reti sociosanitarie e sociali è un valore aggiunto per il paziente e per il familiare stesso. Noi da sempre, anche attraverso il ruolo dell’Infermiere di Comunità, cerchiamo di dare il massimo supporto, anche formativo, a chi, in ogni istante, è accanto al paziente. L’istituzione di un laboratorio ove approfondire le tematiche, sviluppare ed ampliare le conoscenze di questo fenomeno diventa un fiore all’occhiello per la Provincia di Bergamo e per lo sviluppo della riforma sociosanitaria lombarda.”
Ultimo aggiornamento: 04/03/2025