Telemonitoraggio per pazienti Covid: al via la collaborazione tra ATS Bergamo e ASST Bergamo Est
Tipologia: Comunicato stampa
Bergamo, 23 dicembre 2020 – Lo scenario sanitario legato all’epidemia SARS-CoV-2 ha drammaticamente evidenziato e dimostrato come la collaborazione tra ospedale e territorio sia fondamentale per assicurare un’adeguata assistenza al paziente. Sistemi integrati di comunicazione e il monitoraggio dei pazienti con appropriati strumenti tecnologici, che includono la telemedicina, risultano fondamentali per assicurare la continuità delle cure e la sostenibilità del sistema sanitario e possono essere rappresentare lo strumento ideale per garantire un’assistenza integrata in continuità tra ospedale e territorio, non solo in corso di emergenze sanitarie.
“Per questo è ha preso il via ieri il progetto di collaborazione tra l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, la ASST Bergamo Est e i medici di assistenza primaria del territorio del distretto Est. Il servizio di monitoraggio a distanza previsto da Regione Lombardia, affidato ad ARIA attraverso un’apposita piattaforma e una centrale operativa di supporto e assicurato da cooperative di medici di famiglia, rappresenta un esempio di telemedicina applicato al paziente con patologia Covid-19 correlata”, introduce il dottor Carlo Alberto Tersalvi, direttore sanitario di ATS Bergamo. Sono previsti due percorsi, attivabili dal medico di medicina generale (A) o dall’ospedale (B).
“Al fine di implementare una gestione integrata ospedale-territorio nella gestione di tale sistema di telemonitoraggio, ASST-Bergamo Est si propone di attuare il percorso B (pazienti dimessi a domicilio dalla struttura ospedaliera) con attivazione della Centrale Medica di Regione Lombardia (secondo protocollo) che preveda però un coinvolgimento, una condivisione dell’iter gestionale e, dove possibile, un costante passaggio di informazioni con il medico di medicina generale (MMG)”, spiega Gabriele Perotti, direttore sanitario della BG Est.
“Al fine di procedere con il progetto, è imprescindibile il ruolo pro-attivo di ogni attore coinvolto (paziente compreso), nonché di incontri programmati tra ATS, ASST e MAP del territorio con cadenza mensile per affrontare le eventuali criticità insorte ad ogni livello (selezione del paziente, andamento tecnico e clinico del monitoraggio, gestione delle fasi di peggioramento clinico, cooperazione ospedale-territorio) o per individuare altri setting assistenziali in cui implementare il progetto o pianificare nuove progettualità – aggiunge il dottor Tersalvi - La caratteristica fondamentale di tale proposta è la flessibilità, in termini di pronta variazione del protocollo qualora insorgessero criticità importanti nel modello di gestione, sempre nel profondo rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno”.
Nel progetto specifico che coinvolge l’area Est della provincia verranno selezionati pazienti in due differenti setting ospedalieri differenti.
- Pazienti afferenti al Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Seriate risultati positivi al tampone (antigenico/molecolare) per la ricerca di SARS-Cov2 ma senza necessità di ospedalizzazione e in grado di garantire l’isolamento fiduciario domiciliare, così come previsto dalle norme vigenti. Questi pazienti potranno essere dimessi al domicilio direttamente dal P.S. beneficiando di monitoraggio continuo dello stato di salute.
- Pazienti dimessi dal presidio ospedaliero di Gazzaniga, dove attualmente è stata predisposta una degenza per la fase sub-acuta della patologia Covid correlate. All’atto della dimissione, in base a criteri clinici, verranno identificati pazienti fragili che necessitano di ulteriore periodo di monitoraggio al domicilio.
In entrambi i setting ospedalieri, è previsto un contatto telefonico con il MAP prima delle dimissione del paziente per concordare il corretto iter gestionale; nel setting 2 sarà possibile farlo nei giorni che precedono la dimissione, mentre nel setting 1, qualora non ci fossero i tempi tecnici per effettuare il contatto (es. per difficoltà a reperire telefonicamente il MAP), è prevista la possibilità di attivazione del piano di tele monitoraggio, sempre informando il medico di famiglia, e con la contestuale attivazione di una disponibilità telefonica da parte dell’ospedale che ha attivato il piano.
In tutti gli scenari verrà infatti riportata l’attivazione del piano di telemonitoraggio nella lettera di dimissione e rimarrà attiva durante il periodo di monitoraggio una reperibilità telefonica ospedaliera, dedicata ai MAP dei pazienti dimessi con un piano di telemonitoraggio, per segnalare pazienti con peggioramento clinico e concordare il corretto iter gestionale.
“Questa iniziativa è un concreto esempio di come sia possibile una collaborazione fattiva tra ospedale e territorio, in cui i protagonisti, coordinati da ATS, si sono impegnati per la realizzazione di un progetto che avvicina il sistema dei professionisti della sanità al cittadino”, conclude Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo.
Ultimo aggiornamento: 21/03/2025