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ACCOMODAMENTI RAGIONEVOLI

Per la Convenzione ONU sui diritti delle Persone con Disabilità del 2006, gli accomodamenti ragionevoli sono “gli adattamenti necessari ed appropriati che non impongano un onere sproporzionato o eccessivo”. Servono a “conseguire de facto l’uguaglianza delle persone con disabilità”, e il dovere di fornirli sorge  nel momento in cui una persona con disabilità ne abbia necessità in una data situazione al fine di godere dei propri diritti su un piano di parità nei confronti degli altri individui

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La disabilità non è individuale. E’ la relazione ad essere disabilitata o disabilitante.

Intendiamo quelle relazioni familiari, di assistenza o terapeutiche che dimenticano desideri, aspettative, progetti di vita. Se l’abilità, il saper fare o non fare qualcosa non si incontra con il desiderio di fare insieme ad altri, questa decadrà.

Al contrario, una forte curiosità può valorizzare in maniera sbalorditiva le poche o tante risorse a disposizione. Ci piace considerare la curiosità o la disabilità come il prodotto di una relazione. Dunque lavorare sul creare legami ci permette di sviluppare “l’abilità di stare al mondo” e di questo vorremmo occuparci attraverso interventi individuali o di gruppo che seguano il proprio progetto di vita.

La disabilità non è un problema solo medico. La medicalizzazione dei problemi legati alla disabilità certamente ha contribuito nel tempo a migliorare la qualità della vita, ma l’intervento tecnico non aiuta di per sé a camminare o parlare con un altro se non accompagnato da un percorso di supporto. Il funzionamento sta insieme ai rapporti e alle relazioni, per questo proponiamo colloqui per costruire progetti di vita.

https://www.macripsicologi.it/

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CONCETTO DI DISABILITA' Associazione AILU Associazione Italiana Leucodistrofie Unite e malattie rare. ____________________________   La disabilità modulata dall’ambiente, disabile o disabilitato?   Nel contesto di un ambiente o società che prende più o meno in considerazione le menomazioni, le attività degli individui possono essere limitate e la loro partecipazione sociale ristretta. Le persone di conseguenza sono disabilitate dalla società in cui vivono, non direttamente dalla loro menomazione. Questa definizione è particolarmente importante perché sottolinea che l’handicap è un fattore esterno, svincolato dagli impedimenti fisici delle persone. Le barriere sono da considerare esclusioni alla partecipazione sociale e alle pari opportunità. ...... _____________ Handicap e disabilità: quali sono le differenze?

Oggi la menomazione viene definita come una deviazione o una perdita organica o funzionale, mentre la disabilità che ne deriva e le difficoltà che la persona disabile affronta nella vita quotidiana sono da considerare anche in relazione all’ambiente personale, cioè la famiglia, la scuola, il lavoro, e alle strutture e ai servizi offerti dalla società.

https://www.ceteco.it/handicap-e-disabilita-quali-sono-le-differenze/#:~:text=Oggi%20la%20menomazione%20viene%20definita,lavoro%2C%20e%20alle%20strutture%20e 

 

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DIPINGERE LA DISABILITÀ ATTRAVERSO I COLORI DELL'ANIMA

 

https://fappanni.altervista.org/dipingere-la-disabilita-attraverso-i-colori-dellanima/ 

 

 

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* L'ATS riporta gli interventi proposti, al solo scopo di contribuire al dibattito circa la definizione di disabilità introdotta dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. La convenzione introduce un cambio di paradigma sostanziale nell'approccio e nell'organizzazione dei servizi in relazione alla disabilità stessa. La responsabilità del contenuto dei testi rimane quindi in capo agli autori.

 

Ultimo aggiornamento: 04/03/2025