PIANO LOCALE GAP
Dall'anno 2013 il DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition), ovvero il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali utilizzato in tutto il mondo, considera il gioco d’azzardo patologico una dipendenza comportamentale analoga alle dipendenze da sostanze. Il Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA) viene infatti inserito all’interno della categoria dei disturbi correlati a sostanze e disturbi da addiction. Si tratta di una vera e propria patologia che ha in comune con la dipendenza da sostanze il comportamento compulsivo che produce effetti invalidanti sulle relazioni sociali, sulla salute, sul lavoro e sulla vita quotidiana.
Il Piano Locale per il contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico pone particolare attenzione alla dimensione dell’intercettazione precoce delle situazioni problematiche e/o di fragilità e alla promozione della rete dei servizi territoriali di accoglienza e cura, anche attraverso l’individuazione di strategie di accompagnamento privilegiate.
Gli obiettivi e le azioni previste dal Piano Locale GAP si inseriscono in modo trasversale nei diversi programmi che promuovono salute e si rivolgono al contesto scolastico, lavorativo e di comunità.
Gli obiettivi generali del Piano Locale GAP sono i seguenti:
- Obiettivo 0 = Supportare la messa a sistema di policy e azioni locali integrate fra ambito sociosanitario e sociale per la prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico che vedano attivamente coinvolti gli Enti Locali e il Terzo settore Promuovere aumento di conoscenze.
- Obiettivo 1 = Promuovere l’aumento di conoscenze e di competenze finalizzate a sostenere processi di health literacy nei diversi target.
- Obiettivo 2 = Potenziare l’attività di prevenzione e contrasto GAP nei setting Scuola, Luoghi di lavoro, Comunità locali.
- Obiettivo 3 = Potenziare le opportunità di Diagnosi Precoce, Cura e Riabilitazione del Disturbo da Gioco d’Azzardo in linea con l’assetto organizzativo, in ottemperanza ai LEA, anche attraverso sperimentazioni di residenzialità.
La competenza in merito di prevenzione delle dipendenze da sostanze e delle dipendenze comportamentali coinvolge più enti e più organizzazioni. Il ruolo di ATS Bergamo è quello di raccordo tra gli interventi degli attori presenti sul territorio, cercando partnership continuative, mettendo in rete e valorizzando le risorse esistenti, favorendo la coerenza e l’equità nell’erogazione degli interventi di prevenzione.
Approfondimenti - ALLEGATI:
PROGRAMMA WHP (WORKPLACE HEALTH PROMOTION):
All'interno del programma WHP la quarta area è interamente dedicata al contrasto dei comportamenti additivi (alcool, droghe e gioco d'azzardo) ed indica alle aziende come buone pratiche in tema dipendenze le seguenti azioni:
- Buona pratica Policy aziendale.
Definire la policy attraverso un adeguato percorso di condivisione e preparazione con le principali figure aziendali (Dirigenza, organizzazioni sindacali, ecc.); attuare la policy; attivare iniziative di informazione e promozione con i lavoratori e altri soggetti frequentanti l’azienda; monitorare l’applicazione della policy nel tempo (piano formale).- Buona pratica Formazione generale.
Iniziative di formazione finalizzate ad aumentare conoscenza e consapevolezza dei rischi legati ai comportamenti additivi, rinforzare la resilienza, acquisire familiarità con le procedure per ottenere supporto- Buona pratica Formazione per dirigenti e altre figure di sistema.
Iniziative di formazione per dirigenti, figure di sistema (datore di lavoro, RSPP, preposti, RLS, incaricati di primo soccorso), figure professionali che ricoprono un ruolo intermedio (ad es. quadri, capi-squadra, capi-turno, project leader, coordinatori di team)- Buona pratica Attività del medico competente.
Formazione del MC su minimal advice e/o couselling motivazionale (corso accreditato ECM).- Buona pratica Altro.
Altra Pratica validata da ATS, attività informazione-comunicazione a supporto di una o più pratiche.Per il programma completo visita la pagina WHP.
L’attività di prevenzione delle dipendenze per la scuola si realizza attraverso i progetti promossi e sostenuti da Regione Lombardia e dall’Ufficio Scolastico Regionale, a cui si aggiungono i progetti realizzati in sede locale e gli interventi di consulenza, a richiesta, per situazioni di criticità correlate all’uso di sostanze.
BANCHE
Dal 2018 si è avviata una collaborazione tra ATS ed istituti di credito che ha visto diversi momenti:
- Protocollo di collaborazione con alcune banche del territorio (UBI, BPER, BCC, Unipol, Banca Etica);
- Stesura e revisione di un vademecum per le famiglie di giocatori d’azzardo problematici;
- Campagna informativa di prevenzione al disturbo da gioco d’azzardo;
- Workshop con operatori bancari che ha portato all’individuazione di tre differenti aree strategiche di intervento: (i) relazione con il cliente e i familiari; (ii) gestione dei servizi che la banca offre; (iii) attività rivolte alla cittadinanza;
- Elaborazione e diffusione, nell’anno 2025, di un corso FAD “Il gioco d’Azzardo Patologico (GAP): riconoscere, intervenire, prevenire” rivolto agli operatori delle banche.
POLIZIA LOCALE
Sono attivi, all’interno degli Ambiti Territoriali della provincia di Bergamo, corsi di formazione rivolte agli agenti della Polizia Locale sul tema del Gioco d’Azzardo Patologico.
Queste attività di formazione vengono organizzate ed erogate grazie alla collaborazione tra Ambiti Territoriali, Cooperative del Terzo Settore e ATS Bergamo. I temi specifici che vengono affrontati possono variare a seconda dei bisogni e delle specificità degli attori coinvolti e del territorio di azione; alcuni esempi sono i seguenti:
- definizione del fenomeno;
- linee di indirizzo e buone pratiche;
- intercettazione precoce;
- strategie di prevenzione e sensibilizzazione;
- aspetti legali;
- conoscenza della rete dei servizi.
ASSISTENTI SOCIALI
Sono attivi, all’interno degli Ambiti Territoriali della provincia di Bergamo, corsi di formazione rivolte agli assistenti sociali sul tema del Gioco d’Azzardo Patologico.
Queste attività di formazione vengono organizzate ed erogate grazie alla collaborazione tra Ambiti Territoriali, Cooperative del Terzo Settore e ATS Bergamo. I temi specifici che vengono affrontati possono variare a seconda dei bisogni e delle specificità degli attori coinvolti e del territorio di azione; alcuni esempi sono i seguenti:
- definizione del fenomeno;
- linee di indirizzo e buone pratiche;
- intercettazione precoce;
- strategie di prevenzione e sensibilizzazione;
- aspetti legali;
- conoscenza della rete dei servizi.
GESTORI LOCALI CON APPARECCHI DI GIOCO LECITO
Il Codice Etico di Autoregolamentazione è uno strumento ideato sulla base delle evidenze in letteratura, che prevede semplici azioni finalizzate a ridurre il rischio che i giocatori d’azzardo sviluppino una situazione di gioco problematico. Ai gestori è richiesto di attivare semplici azioni come: non prestare denaro ai giocatori, favorire il controllo del tempo, rendere fruibili i giochi alternativi, delimitare lo spazio delle slot, sostenere attivamente il divieto d'accesso ai minori, limitare la pubblicità, ed esporre vari materiali informativi.
L'adesione è volontaria e può avvenire durante i corsi di formazione obbligatoria, oppure durante il passaggio di un operatore.
Per maggiori informazioni sulle azioni previste per pubblici esercizi e sale-slot visitare il seguente LINK https://www.ats-bg.it/gestori-esercenti-locali-slot
Sono attive campagne di comunicazione multi-target di ATS rivolte a popolazioni specifiche:
- Familiari di persone con Disturbo da Gioco d’Azzardo;
- Popolazione over 65 anni (target particolarmente a rischio per il gioco d’azzardo);
- Giocatori online.
Tutte le campagne di comunicazione di ATS si possono trovare al seguente LINK https://prevenzionegiocoazzardo.ats-bg.it/
Responsabile della pubblicazione: Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria
Ultimo aggiornamento: 23/07/2025